Il limone Meyer (Citrus × meyeri) è una varietà ibrida di agrumi, probabilmente originata dall’incrocio tra un limone (Citrus limon) e un arancio sanguinello (Citrus sinensis). Questo frutto prende il nome da Frank N. Meyer, l’esploratore botanico del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, che lo introdusse negli Stati Uniti dalla Cina nel 1908.
Il limone Meyer è un albero o arbusto compatto, che raggiunge altezze di 2-3 metri. Le sue foglie sono di un verde scuro, lucido e relativamente ampio. I fiori sono bianchi con delicate sfumature violacee e emanano un profumo intenso e dolce.
Il frutto è rotondo e presenta una buccia liscia e sottile, che varia dal giallo all’arancione. La polpa, di colore giallo-arancione, è molto succosa, con una dolcezza marcata e una minore acidità rispetto ai limoni tradizionali, guadagnandosi così l’appellativo di “limone dolce”.
Il limone Meyer prospera in climi subtropicali e mediterranei ed è più resistente al freddo rispetto ad altre varietà di limone. Può essere coltivato in vaso e spostato all’interno durante l’inverno nelle regioni più fredde. Predilige terreni ben drenati, fertili e leggermente acidi, e richiede annaffiature regolari, soprattutto durante i periodi di siccità. Una potatura periodica è utile per mantenere la forma della pianta e favorire una buona produzione di frutti.
La popolarità del limone Meyer è dovuta al suo sapore unico e alla sua versatilità in cucina. Gli chef e i gourmet lo apprezzano per la sua dolcezza e aroma distintivi, che lo rendono perfetto per ricette che richiedono un tocco di agrume senza l’acidità pungente dei limoni tradizionali.
Frutti molto profumati e ricchi di oli essenziali | |
Sensibile al freddo, evitare shock termici | |
Annaffiare regolarmente senza eccessi | |
Fioritura più volte l’anno, molto profumata | |
Concimare con fertilizzante specifico per agrumi |